martedì 13 ottobre 2015

#16 The first month.

Okay, mi rendo conto di avervi trascurato. Scusatemi, ma ho davvero pochissimo tempo da dedicare al blog, qui c'e` sempre qualcosa da fare. 

Nel frattempo e` passato un mese (e mezzo) dal mio arrivo qui e, che dire, e` tutto troppo strano. non mi sembra vero. Il tempo e` passato troppo velocemente, ma e` inutile che lo dica, questo potete immaginarlo già da soli. Adesso mi trovo qui a scrivere quando l'unica cosa che dovrei fare e` fare i compiti di matematica (specialmente dopo 4 giorni di vacanze), ma va beh. Signori miei questo primo mese qui e` stato davvero intenso e indescrivibile. Pieno di emozioni, di risate, di scoperte, di messaggi e video chiamate, di spese varie, di cibo che non può definirsi cibo ma che si mangia comunque, di differenze, di paure, di desideri, di amicizie e, sopratutto, di riflessioni. Perché e` proprio vero che quando ti trovi nella mia situazione, distante quasi anni luce dalla tua "quotidiana quotidianità", ti rendi conto che tutto ciò che ti resta da fare e` riflettere. E rifletti su tutto, e ti si spalanca davanti agli occhi un nuovo mondo, fatto di opportunità che ancora neanche esistono ma che sei già pronto a cogliere. ed e` cosi` strano, perché per una volta sono davvero fiera di me stessa; di ogni piccolo passo compiuto per arrivare fin qui.

Amo l'aria del Maine. In realtà amo tutto del Maine: la nebbia, il freddo, i pomeriggi (e le mattinate, e le sere, e le notti) di pioggia, i fantastici colori autunnali che, ahime`, in Italia non ci sono, le distese immense di erba, i fiumi, i laghi, la natura rigogliosa, gli animali, perfino gli insetti (eh beh, se solo mi conosceste vi rendereste conto che non sono proprio quel tipo di persona amante degli insetti). Amo anche la gente meravigliosamente downeast che, con gli stivali da pioggia che arrivano alle cosce, i giubotti mimetici e quegli accessori arancione fluo, non passa certo inosservata agli occhi degli italiani modaioli. Che poi e` vero: la gente mica scherza quando dice che gli Italiani hanno senso dello stile. E` cosi` divertente vedere tutta questa gente che, davvero, se ne frega di come appare. Che va a scuola in pigiama, vestito da contadino, con vestiti strappati e macchiati e, indovinate un po'... Nessuno gli dice nulla. Poi pero` c'e` il rovescio della medaglia. Ci sono le ragazze che vanno a scuola in vestitino e tacchi e davvero, per quanto mi sia sforzata di capirle, ogni volta che le vedo vorrei ridergli in faccia. Queste ragazze sono principalmente le ragazze popolari. Perché e`vero che gli stereotipi sono pur sempre stereotipi, ma e` anche vero che spesso corrispondono alla realtà. Ricordo che uno dei primi giorni che ero qui, prima dell'inizio della scuola, incontrai una di queste ragazze (davvero simpatica e gentile tra l'altro) e la prima cosa che pensai dopo averla vista era proprio che mi sembrava fosse uscita da un film. Quando lo raccontai a una mia amica mi disse che gliel'avrebbe detto perché sicuramente lei ne sarebbe stata felice. E` davvero e` stato cosi`. Lei era davvero felicissima, continuava a ripetere che ero gentilissima e che non desiderava altro che essere "vista" cosi` dalla gente. Io beh, sono un po' rimasta sconvolta da quella sua affermazione...

Il bello pero` e` proprio che, in quest'esperienza, come nella vita del resto, tutti hanno una diversa visione del mondo, e la cosa più divertente e`, senza dubbio, mettere a confronto la tua con quella degli altri.

Cosi` e` passato il mio primo mese, mese in cui ho fatto cosi` tante cose che non riesco neanche a farmene un'idea e a raccontarle. Davvero bellissimo. A tutti i ragazzi che stanno pensando di partire o ai futuri Exchange Student dico solo che questa sara` davvero l'esperienza più bella della vostra vita. Sara` la scelta che cambierà drasticamente il vostro modo di pensare e di affrontare la vita. Perlomeno cosi` e` stato e continua ad essere per me, e sono cosi` grata e contenta di poter vivere quest'esperienza che non so neanche quali parole scegliere per continuare a scrivere. 

A proposito di parole, tempo fa parlavo della possibile idea di aprire un canale Youtube, idea che non ho completamente accantonato ma che ancora non ho avuto ne` il tempo ne` la voglia di realizzare. Ad ogni modo spero davvero di riuscire a trovare il tempo per farlo perchè ci sono cose di cui si, sarebbe bello parlare, ma di cui bisogna discutere verbalmente non per iscritto. 

Chiusa questa parentesi torno a parlare o, per meglio dire, a scrivere, del mio primo mese qui: giorno dopo giorno sento il mio inglese migliorare, e sono cosi` contenta. Riesco davvero ad esprimermi in modo quantomeno decente, più lo parlo più mi rendo conto di quanto sia migliorata dal mio arrivo qui. E, ora che ci penso, mi rendo anche conto di aver scritto troppe volte di quanto sia contenta. Pero` e` effettivamente cosi`: sono contenta, contentissima. Cosi` contenta che ho anche iniziato a rivalutare l'Italia che , quasi quasi, ormai, vado fiera di essere italiana. Sono tutti cosi` curiosi riguardo l'Italia. E quando le risposte alle loro domande sono diverse da quelle che si aspettano restano cosi` sorpresi... In realtà mi sembra che qui pensino che l'Italia sia una terra bellissima abitata da unicorni volanti.

Settimana scorsa c'e` stata l' Homecoming Week (di cui parlerò in un post a parte), che pero` non ho potuto godere a pieno perché sono stata bloccata a letto con la febbre alta e le placche alla gola. Che sfiga penserete, invece e` stata una piccola fortuna. Ho potuto vedere quanto tutte queste persone, che appunto mi conoscono da un solo mese, mi vogliano bene. Tutti si sono preoccupati per me. Venivano da me diverse volte al giorno per sapere come stessi, per portarmi cibo, medicine e per sapere se avessi bisogno di qualunque cosa. Devo ammettere che questi miei giorni di "malattia" sono stati quelli in cui mi sono sentita meno a casa, piu` estranea a questo posto. Nonostante questo loro mi hanno dimostrato di tenere a me come se fossi di famiglia, e gli sono grata per questo. Addirittura un giorno la tenera signora della mensa, che forse e` stata quella che più si e` occupata di me, mi aveva detto che avrebbe potuto cucinarmi la sua famosa zuppa per stare meglio. Che tenera. Qualche giorno dopo ci siamo trovate a parlare in mensa e mi ha chiesto se stessi meglio. L'ho ringraziata per tutto quello che aveva fatto per me e lei mi ha stretto a se` in un abbraccio cosi` forte e materno che avrei potuto piangere. Poi ha iniziato a parlare del fatto che a 15 anni ha lasciato sua madre (che era povera) per andare all'università (negli anni '60) dall'altro lato degli States grazie a una borsa di studio e che, per mantenersi, lavorava pure. Mi ha detto che sa cosa vuol dire stare male ed essere lontana da casa e che si e` sentita in dovere di aiutarmi. Poi ha iniziato a parlare di quanto sia importante la cultura. Lei e` laureata in chimica, non so come abbia finito per lavorare qui, presumo sia un'altra interessante storia che prima o poi mi faro` raccontare...

A questo punto, per finire in bellezza, chiudo col vostro interrogativo principale. Perché si, lo so mio caro lettore che non fai altro che porti questa domanda da quando hai iniziato a leggere: non ti manca casa?

Beh si, mi manca casa. Ho solo 16 anni e sono a 6646 km da casa. Mi manca casa. Mi manca tanto, ci penso spesso. Ma non mi importa. So che il gioco vale la candela; che l'esperienza vale la mancanza, se cosi` posso dire. E in ogni caso sono sempre cosi` impegnata da essere continuamente distratta da questa cosa.

Quindi si, a larghe somme, questo e` il resoconto del mio primo mese qui. Mi sembra già di avere pochissimo tempo. Sto cercando con tutte le mie forze di poter restare per tutto l'anno, ma purtroppo non dipende da me. Vi aggiornerò il prima possibile, See you soon!


lunedì 14 settembre 2015

#15 "Some infinities are bigger than other infinities".

Quando sai di dover studiare per un imminente, imminentissimo, test di matematica su argomenti che non hai capito, e sei troppo pigra per farlo, ti ricordi di avere un blog che dovresti anche tenere aggiornato. Quindi si, mentre ascolto le canzoni di Glee (perche` di Glee si ha sempre nostalgia), scrivo questo post cercando di fare chiarezza nella mia testa. 

In realta` avrei voluto scrivere prima, avevo preparato il titolo di questo post tipo 3 giorni fa, gia`, se non sbaglio era proprio l'11 settembre. E` stato strano qui in America. Mi sono resa conto di quanto effettivamente gli attentati del 9/11/2001 abbiano scosso la popolazione americana. Mi sono resa anche conto dell'enorme rilevanza che anno gli Stati Uniti a livello mondiale. Le tragedie succedono tutti i giorni. Persino tragedie peggiori di quella. Pero` un conto e` quando un innumerevole numero di persone muore in Asia, in Africa, in America Latina, un conto quando e` quando succede negli Stati Uniti...

Ad ogni modo il titolo del post riprende una frase dell'acclamatissimo best-seller di John Green, "Colpa delle Stelle". Perche` vi chiederete, beh, come avrete capito ho deciso di prendere la classe di matematica (AP Calculus che sarebbe il programma del college) e in classe si parlava di limiti tendenti a infinito e di infiniti piu` piccoli e piu` grandi di altri... E niente, ogni giorno che passo qui questa cosa mi viene ricordata e sottolineata da ogni piccola cosa, e non solo parlando di matematica. 

Sono gia` due settimane che sono qui, e non mi sembra vero, sono passate in un battito di ciglia, mi sembra di avere gia` poco tempo. Voglio assolutamente restare un anno, e no, non mi va di parlare di casa, del fatto che mi manchi e roba del genere, sono cose di poco conto in fondo, cose che so che non vi interessa sapere.

Io in questo momento mi sento davvero felice, nonostante le difficolta` dello stare sola, dello studio, del parlare una lingua diversa dalla tua, della mancanza di casa... Mi sento davvero felice. Un po' come se avessi trovato un angolo di mondo fatto apposta per me.

Al momento pero` sono troppo su di giri per parlarvi di altro, ma vi prometto che nei prossimi post ne saprete di piu`. Grazie di leggere le cavolate che scrivo, vi voglio bene. See you soon...

martedì 1 settembre 2015

#14 The dream is real.

Sono in America ragazzi. Non mi sembra ancora vero ma sono in America. Troppo troppo bello. 

Sono davvero tanto contenta di essere qui e del fatto che tutto fin ora sembra aver soddisfatto le mie aspettative. Il campus e` fantastico. Davvero fantastico. Ma sopratutto la gente e` fantastica. Sono qui da soli tre giorni ma e` come se ci conoscessimo da una vita. Non ho potuto scrivere prima perche` in questi giorni sono stata senza WiFi... Sono cosi` contenta di essere qui che non riesco neanche a spiegarlo. Al momento ho qualche problema con gli accenti, spero che tutto sia come deve essere, ma sto scrivendo dal Chromebook che ci hanno dato a scuola (gia`... Proprio come in Italia) e nella tastiera americana gli accenti mancano e sono troppo pigra per andare a cercare come si inseriscono. Domani e` il grande giorno, sono davvero emozionata nonostante la mia schedule (orario di scuola) sia davvero semplice:

1 Dance
2 English 12
3 Study Hall
4 US History

Non mi ricordo se ve lo avevo gia` detto o meno, ma appunto, nella mia scuola si studiano solo 4 materie e poi, ci hanno spiegato oggi che dalla seconda settimana ci sara` un "quinto blocco" che pero` sceglieremo tra sport e club vari quindi niente di pesante. Ad ogni modo credo che cambiero` il mio orario sostituendo Study Hall (che e` un' ora in cui puoi studiare e fare quello che vuoi) con matematica, della quale ho davvero bisogno per la scuola italiana (per chi non lo sapesse faccio lo scientifico). Nel frattempo (si, dopo solo tre giorni) sto gia` facendo presente ai miei che mi piacerebbe restare per tutto l'anno, spero di riuscirci. 

In questi giorni, tra una cosa e l'altra ho avuto anche il tempo di fare shopping. Il mio primo vero shopping americano. Da Walmart. Si, solo li perche` East Machias e` alquanto sperduta quindi non siamo ancora andati a Bangor, questo weekend, quando ci andremo, di sicuro comprero` un sacco di cose. 

Non ho ancora deciso se faro` uno sport, tantomeno che tipo di sport; quindi ragazzi, parlarne mi sembra davvero prematuro. Oggi pero` sono andata in un campo da golf per accompagnare delle mie amiche e, nonostante trovi il golf estremamente noioso, mi e` piaciuto tantissimo il posto:


A questo punto vi chiederete: come va con l'inglese? Con l'inglese va benino. Sto cercando di parlarlo il piu` possibile anche se non e` un granche` e devo ammettere che comunque riesco a capire quasi tutto. Mi dicono tutti che e` questione di qualche mese e che poi il mio inglese sara` perfetto. Nel frattempo ho anche rispolverato il mio spagnolo e spesso quando sono con gli spagnoli parlo inspagnolo, dato che capisco tutto e ho ricevuto molti complimenti. Con la mia compagna di stanza pero` (anche lei spagnola), parlo inglese, perche` comunque lei parla cosi` bene l'inglese che proprio non posso fare a meno di cercare di apprendere il piu` possibile da lei.

Vi lascio qualche altra foto random (compresa una dello skyline di Philadelphia visto dall'aereo), sperando di riuscire a postarvene di piu` il prima possibile.








In questi giorni ho imparato un sacco di nuove cose, per lo piu` differenze culturali, che mi sono state insegnate da gente proveniente da Spagna, Giamaica, Cina, Korea (ho anche imparato qualche parola in Koreano), America, Taiwan, Russia e credo anche altri paesi, che pero` al momento non mi vengono in mente. Ah ecco. Per esempio sapevate che in Repubblica Ceca ascoltano Eros Ramazzotti e lo adorano? Che in Giamaica si parla prevalentemente inglese e che l'erba e` illegale anche se la fumano tutti (e non sto parlando dell'erbetta da pascolare eh)? Che chi ha nomi difficili da pronunciare per cihi non parla la sua stesa lingua si inventa uno pseudonimo? Che i ragazzi spagnoli bevono sempre come se non ci fosse un domani e molti lo fanno persino a stomaco vuoto? Che gli orientali anche quando parlano con gli amici hanno un senso di servitu` (se cosi si puo` chiamare) cosi` forte da essere inspiegabile?

Una cosa che mi ha davvero lasciata basita e` che tutte le ragazze dell'Est con cui parlo mi fanno sempre complimenti per la mia bellezza. Io non mi ritengo bella, e, specialmente, non mi ritengo per niente bella per l'ideale di bellezza della mia cultura. Io invece sono il loro ideale di bellezza, e questo mi lascia davvero senza parole. Sto amando tutte queste differenza. Ogni piccola sfumatura culturale che traspare da questi ragazzi mi fa sorridere.

Ed avevano proprio ragione dicendo che la lingua in quest'esperienza aveva un ruolo marginale. Ci si capisce in tanti modi: certo, la lingua e` uno di questi, probabilmente il piu` fondamentale, ma per capirsi, in ogni caso, basta un solo sguardo. Per oggi ho finito, see you soon!

P.S. Rendetevi conto che se continuo a mangiare cosi` finiro` per diventare enorme. Ho bisogno di smaltire, in fretta.



lunedì 24 agosto 2015

#13 3 days.

Ebbene si, oggi sono 3 giorni. Tre giorni e la mia vita cambierà radicalmente.

Cavoli ragazzi quanto sono contenta. Credo che chi non abbia vissuto un esperienza del genere non possa capire cosa si prova in questi momenti. Io non vedo l'ora di partire. Ve lo giuro, ho una voglia matta. Anche se, come ho più volte ribadito, non ho nulla pronto. A questo proposito vi informo che ho finalmente deciso cosa devo portare e che la mia stanza al momento è in completo casino e, oggi ho iniziato a fare la valigia, anche se, sinceramente, non la vedo bene. Non ho nessuna notizia d parte del team di Navigando, ora dico, ci sta che siete in ferie ma io tra 3 giorni devo partire! T-R-E! Capito?! Ecco si, ragazzi, come voi avete intuito al momento sono un  po' nervosetta. Fin troppo impaziente anche se al tempo stesso un po' triste.

Ho già salutato più persone del dovuto dato che tutti pare abbiano deciso di andare in vacanza l'ultima settimana di agosto... Non so se essere contenta o meno di questa cosa... Forse è la cosa migliore così dilaziono a rate le emozioni. Un poco per volta. Ma non voglio parlare di questo argomento che tanto non interessa a voi e rende triste me, quindi pariamo di altro.

Vi avrei tanto voluto postare delle immagini di East Machias, perché è un posto favoloso, ma dato che per ora ho zero tempo da dedicare al blog, ho deciso che vi posterò direttamente le foto che farò io e che, per inciso, non vedo l'ora di fare.

Vi ricordate di quella mezza idea di aprire un canale YouTube riguardo quest'esperienza che tempo fa vi avevo accennato (almeno credo)? Beh penso proprio che diventerà realtà (tempo a disposizione permettendo), ma solo una volta arrivata in America. Si, perché alla fine, analizzando bene la situazione, mi sono resa conto che non avesse un grande senso fare dei video antecedenti alla partenza quando avevo già raccontato tutto nei dettagli qui sul blog. Il mio sarà un diario di viaggio che mi permetterà di condividere la mia "esperienza su campo"con voi (e con chiunque altro ne abbia voglia).

Quindi niente, al momento queste sono le news e non c'è nient'altro di particolarmente interessante da dire quindi niente; chiudo il post semplicemente ringraziandovi per aver letto. See you soon!


venerdì 7 agosto 2015

#12 A little bit more of two weeks.

Buonsalve lettori. Mi trovo in uno "stato confusionale avanzato" a causa di straniamento vacanziero e data di partenza in avvicinamento. Come se non bastasse tra cinque giorni la mia vita cesserà di esistere dopo l'attesissimo summer finale di Pretty Little Liars... Ma questa è un'altra storia (perdonate il momento traumatico ma mi devo ancora riprendere l'ultima puntata vista).

Allora devo aggiornarvi riguardo diverse cose... Per esempio che è sbucata dal nulla una ragazza di Milano che sarà nella mia stessa scuola. Ciò ci porta a quota tre italiani. Da un lato sono contenta di questa cosa, dall'altro spero che non finirò per parlare italiano per gran parte del tempo. Poi beh, ho finalmente comprato il nuovo cellulare infatti, udite udite, è proprio questo leggendario e favoloso strumento che sto usando per scrivervi. Tra l'altro vorrei sapere perché mentre scrivo mi trema il braccio, ma dettagli. Sono anche andata a fare il visto e, fortunatamente, non ho avuto nessun problema ed è anche stato più facile di quanto pensassi. Ne ho anche approfittato per fare un giretto di Roma e sono andata al Colosseo, che non avevo mai visto. Cavoli. È la cosa più bella del mondo. Come si fa a non restare incantati davanti a cotanta bellezza e maestosità? Sarei potuta morire in quell'esatto momento ma, evidentemente, non era ancora giunta la mia ora. In questi giorni in vacanza al mare mi sto spaccando di cibo, consapevole del fatto che in America non mangerò niente di particolarmente genuino. Non si sta troppo male qui. Ma vorrei tanto tornare a casa per passare questi ultimi giorni con i miei amici e godermeli infinitamente. E invece no, mi "godo" la mia famiglia, con cui non faccio altro che litigare. La tensione dei fantomatici "ultimi giorni" c'è e si sente fin troppo. Non mi fraintendete, mica non ho voglia di passare il tempo con la mia famiglia; è solo che sarei anche voluta stare con i miei amici. 

È come se ancora non mi rendessi conto di nulla, come se mi sentissi sospesa nel vuoto. Così vicina eppure così lontana. 

Nel frattempo sono anche arrivati i biglietti aerei e partirò il 28 (tra 20 giorni, cavoli). Farò Catania-Roma, Roma-Philadelphia e Philadelphia-Bangor. Con la mia solita fortuna farò tutto il viaggio da sola tranne che per l'ultima tratta. Non so cosa cazzo avrò da fare per 10 ore di volo ma sopratutto sono un po' spaventata. Spero vada tutto bene. Iniziate ad augurarmi buona fortuna.

Prometto di farvi avere notizie riguardo la mia salute mentale il prima possibile, sempre che io non diventi pazza prima. See you soon.

martedì 28 luglio 2015

#11 Countdown.

Allora, so che dall'ultima volta che ho scritto è tipo passata una vita (tipo), ma per ora è tutto fin troppo strano, quindi merito di essere perdonata. 

Mancano 30 giorni. Trenta giorni mi suona strano. Come se in un certo senso questi 30 giorni mi sembrassero troppi ma al tempo stesso non mi sentissi pronta a lasciare tutti...

Ieri ero con i miei compagni di classe, mi sono affezionata a loro fin troppo negli ultimi mesi. Sapere che non li vedrò per un bel po', che non saranno i miei compagni, è così triste.

Si, però questo sta diventando un post fin troppo melenso e malinconico... Credo sia troppo presto per pensare a queste cose, quindi parliamo di altro che è meglio!

Vediamo... Credo di dovervi aggiornare riguardo molte molte cose:

  • A metà giugno c'è stato il Campo Nazionale di Navigando dove ho conosciuto un sacco di gente e mi sono divertita da pazzi. La Formazione è stata molto utile, e ha contribuito a chiarire gran parte dei dubbi che mi attanagliavano da tempo. In quest'occasione ho anche conosciuto il ragazzo che verrà nella mia stessa scuola (e sono più felice di quanto pensassi di non essere da sola perché non si sa mai). Ad ogni modo è stato davvero bello; vi lascio una fotina di gruppo che è troppo tempo che non piazzo qualche foto (so che nella foto non si vedrà nulla perché siamo troppi ma dettagli ahah): 

  • Ho fatto il famoso colloquio conoscitivo. Ha parlato con me una ragazza troppo tenera che si occupa delle ammissioni ed è stata così gentile e paziente che non lo so. Poi fin da subito abbiamo avuto un certo feeling il che l'ha fatta apparire ancora più simpatica. Mi sono sentita abbastanza proud dopo aver terminato il colloquio, perché ho capito tutto senza problemi e sono anche riuscita abbastanza a parlare, nonostante quanto fossi nervosa. Immaginate quanto potessi essere nervosa dato che ad un certo punto non mi ricordavo neanche la mia data di nascita (non si può). Quindi beh, a parte il troppo gesticolare e qualche intercalare italiano che mi usciva alla fine di una frase inglese (ORROREEE), sono riuscita a portare a termine il colloquio senza articolari problemi e ho anche fatto un'impressione quasi buona!
  • La scuola mi ha mandato altra roba da compilare e io, con la mia solita puntualità, dopo tipo un mese, la devo ancora compilare (YUPPI YEAH).
  • Udite udite, sarò al Senior Year (on top of the world, yeah).
  • Il 30 luglio ho appuntamento all'ambasciata americana a Roma per il Visto (anche questa cosa, come tutte del resto, mi mette ansia).
  • In questo periodo ho conosciuto un sacco di Exchange Student tornati da poco che mi stanno aiutando tantissimo dedicandomi un po' del loro tempo e dandomi moltissimi consigli (la tenerezza, aw).
  • Ho saputo qualche settimana fa che appunto, il 28 agosto arriverò all'aeroporto di Bangor (Stephen King I'm coming!) e anche se ancora non so niente riguardo i voli sono comunque 30 giorni... E niente, come avrete potuto capire, sto in ansia. Mi manca ancora troppa roba e i miei sembra non si curino di niente... Vorrei iniziare a pensare a cosa mettere in valigia (valigia rotta) anche se al 98% la farò negli ultimi due giorni!
Tutto qui, le novità sono finite... Sto solo cercando di godermi l'ultimo periodo, anche se non ci sto riuscendo un granché bene.

Sapete, quand'ero al Campo ci hanno fatto scrivere/disegnare un motto o un qualcosa che avrebbe dovuto spingerci ad andare avanti nei momenti di difficoltà ed io (logicamente, non avrei potuto fare altro) ho naturalmente scritto una frase della mia canzone preferita al momento che senza dubbio tutti voi conoscerete:

With every broken bone 
I swear I lived.

Ecco, questo mi sembrava il modo migliore per chiudere il post. See you soon!


martedì 9 giugno 2015

#10 A place in this world.

Eccoci qua, cari i miei lettori. Ebbene si, alla fine non vi ho abbandonato neanche questa volta. Ero solo in attesa di nuovi sviluppi che, finalmente, sono arrivati.
Udite udite: ho finalmente un posto nel mondo! O meglio, sarebbe il caso di dire, negli USA.

Qualche giorno fa infatti, all'uscita di scuola, in un giorno che sembrava essere come tanti altri, mia madre mi chiama e mi dice:

- Ti piace la Washington Academy?
- Mamamamma che stai dicendo? Non sarà mica quello che penso io?!
- E invece si, vogliono un colloquio via Skype con te il prima possibile.

Inutile dirvi che ero morta. Seriously... Ero con una mia compagna che è riuscita a comprendermi perfettamente in quanto qualche mese fa, anche lei ha ricevuto il placement, dato che starà 10 mesi in famiglia, anche lei negli USA... La situazione ha avuto un non so bene cosa di tragicomico; avreste dovuto vederci: lei che fumava e mi diceva di mantenere la calma e io che stavo quasi piangendo.

Per quanto possa sembrarvi sciocco è stata un'emozione fortissima. L'ultimo tassello di un puzzle che mi ha confermato la (ancora non effettiva) realizzazione di questo sogno. Cavoli che bello che è stato...

Ciò che però non vi ho ancora detto è che io questa Washington Academy, non l'avevo neanche vista. Infatti, come spero ricorderete, in questo voyage da mina vagante senza ancora una meta, avevo visto un bel po' delle scuole dove sarei potuta finire. Peccato che questa cosa non mi sia servita proprio a nulla. Così non appena quel giorno sono tornata a casa, mi sono fiondata al PC e l'ho trovata... Se ne stava lì, in quell'elenco di boarding school che avevo guardato e riguardato costantemente. 

Ma allora, adesso che sapete un po' tutta la storia, volete sapere di più riguardo la mia destinazione o vi basta solo il nome della scuola?

Andrò, udite udite in Maine, in una cittadina sperduta di 1300/1400 abitanti che si chiama East Machias e che si trova a due miglia dal mare, a 30 min dal Canada e a circa una mezz'oretta da Bangor (lì ci abita STEPHEN KING, signori!!!!). Non immaginate quanto io sia felice ed impaziente di partire.

By the way, questo fantomatico e abbastanza spaventoso colloquio conoscitivo, si terrà giovedì... E non vedo l'ora di farlo perché mi mette un'ansia pazzesca. Spero di riuscire a fare un post entro fine settimana dove vi racconto del colloquio e vi posto qualche foto perché è davvero una bellissima località, e, del resto, anche la suola lo è.

In tutto questo, le altre ragazze siciliane che dovrebbero andare in boarding school non sanno ancora nulla riguardo il placement, e, non so proprio se qualche altro italiano sia stato preso alla WA.

Oggi è stato l'ultimo giorno di scuola, e, devo ammettere che l'ultima ora è stata davvero triste dato che, nella mia classe, siamo in 4 a partire. Avevamo tutti delle facce malinconiche, addirittura qualcuno piangeva. Di certo è stato un momento speciale; mi mancheranno tanto i miei compagni e, se proprio devo essere sincera, un pochino, mi mancheranno anche i professori.
Quest'anno è sembrato volare...

Okay dai, la taglio qui che questo post sta diventando troppo lungo e in parte triste. Prometto di tenervi aggiornati (giuringiurello).

See you soon!